La relazione tra laurea e lavoro sta cambiando rapidamente. Sempre più aziende guardano oltre il titolo di studio, concentrandosi sulle competenze pratiche e sulla capacità di adattamento. Una ricerca di Indeed mostra come la laurea sia richiesta solo nel 40% degli annunci, ma non sia più considerata decisiva per l’assunzione.

La laurea nel mercato del lavoro

Il titolo universitario resta importante per molti candidati, ma non è più un requisito imprescindibile. Secondo la ricerca, oltre un terzo delle posizioni aperte non lo richiede. In diversi casi, ciò che pesa di più è la combinazione tra esperienze, soft skill e capacità di adattamento. Questo cambiamento riflette un mercato in cui le competenze diventano rapidamente obsolete e in cui la flessibilità conta più di un percorso formale.

Competenze più richieste

  • Agilità di apprendimento
  • Capacità di problem solving
  • Attitudine al lavoro di squadra
  • Iniziativa personale

Queste abilità, spesso acquisite in contesti non accademici, vengono considerate decisive. In alcuni casi, chi non ha conseguito la laurea viene valutato positivamente se dimostra di possedere competenze aggiornate e rilevanti per il ruolo richiesto.

Laurea e lavoro: nuove prospettive

Il mutato atteggiamento dei datori di lavoro apre nuove prospettive anche per i giovani. Se da un lato la laurea resta un percorso formativo importante, dall’altro non è più una barriera di ingresso assoluta. Questo significa che la formazione deve essere sempre più orientata alle competenze pratiche e aggiornabili, oltre che alla crescita personale.

In questo scenario, la missione della Fondazione School University è favorire la democrazia delle opportunità, creando percorsi di formazione che integrano teoria e pratica, orientati alle esigenze reali del mercato del lavoro. Scopri i corsi gratuiti disponibili sul sito della Fondazione.

Un trend internazionale

Il fenomeno non riguarda solo l’Italia. In diversi Paesi, le aziende si stanno muovendo nella stessa direzione. Un approfondimento del World Economic Forum mostra che entro il 2030 molte delle professioni emergenti non avranno come prerequisito la laurea, ma richiederanno soprattutto competenze digitali e trasversali.


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